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IL DESERTO

    ESERCIZI DI SANTITÀ
    Itinerario  quaresimale con i Padri del deserto    

    INTRODUZIONE  

    Siamo in Quaresima e i Padri e le Madri  del deserto ci aiutano a comprendere di più il fine della penitenza che in linea con l’insegnamento di Gesù nel vangelo deve essere prima di tutto una conversione o un riavvicinamento a Dio e al prossimo. Ad essi guardarono sempre la futura generazione di monaci e non solo, ma tutti  i cristiani che insieme e singolarmente siamo chiamati dallo Spirito nel deserto per avere un cuor solo, esercitati e mettere insieme ogni cosa come Maria di Nazareth (Symballo= συμβάλλω = mettere insieme perti distinte) e per sconfiggere il Diavolo ( Dià – Ballo= l’amante dei frammenti, il frammentatore, il divisore…) con le sue mentalità opposte alla logica del Regno dei Cieli.

    Alcune premesse e chiavi di lettura per intenderci e camminare meglio.
    È noto a tutti che  il monachesimo iniziò con i Padri del deserto in Egitto, i MONACI e gli  ANACORETI. Anacorèta s. m. [dal lat. tardo anachoreta, gr. ἀναχωρητής, dal tema di ἀναχωρέω «ritirarsi»] (pl. -i). – In senso ampio, chi, abbandonando la vita attiva e il consorzio degli uomini, si ritira in solitudine per dedicarsi alla preghiera e alla vita ascetica…
    Monaco dal gr. monachós ‘unico’, poi ‘solitario’ (e quindi ‘monaco’), deriv. di mónos ‘solo, unico’.    trad. al greco: “UN SOLO CUORE” (solo per il Signore).