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IL DESERTO

    ESERCIZI DI SANTITÀ
    Itinerario  quaresimale con i Padri del deserto    

    VITA DI SANT’ANTONIO ABATE
     
    Scritta da Atanasio di Alessandria
     
     
    Lettera di Atanasio, vescovo di Alessandria,
    ai monaci che vivono in paesi stranieri
    sulla vita del beato Antonio il Grande
     
    Prologo

    1. Bella è la gara che avete intrapreso con i monaci d’Egitto, proponendovi di uguagliarli o addirittura di superarli nell’ascesi secondo virtù. Anche presso di voi ormai vi sono dimore di solitari e il nome di monaco ha acquisito diritto di cittadinanza. Sarebbe giusto lodare questo proposito di vita, e voglia Dio portarlo a compimento grazie alle vostre preghiere.
    2. Poiché dunque avete interrogato anche me sul genere di vita del beato Antonio, desiderosi di conoscere in che modo iniziò la vita ascetica, chi era prima di dedicarsi all’ascesi, quale fu la fine della sua vita e se sono vere le cose che si dicono di lui, per poter emulare il suo zelo, ho accolto la vostra richiesta con grande entusiasmo.
    3. Il solo fatto di ricordarmi di Antonio è in effetti un grande guadagno anche per me. So bene che anche voi, quando ne avrete sentito parlare, proverete ammirazione per quell’uomo e desidererete imitarne l’intento, poiché la vita di Antonio per dei monaci è sufficiente quale modello di vita ascetica. Non esitate a credere a quanti vi hanno raccontato di lui; pensate piuttosto che avete udito poche cose perché difficilmente avranno potuto narrarvi eventi tanto grandi.
    4. Io stesso, in questa lettera, scrivo su vostra sollecitazione quel poco che ricordo, per tanto che sia; perciò non smettete di interrogare quelli che da qui giungono per mare fino a voi. Se ognuno dirà quanto conosce, forse, seppure a fatica, potrà nascere un racconto degno di lui.
      Quando ho ricevuto la vostra lettera avrei voluto far venire da me alcuni monaci che erano soliti fargli visita di frequente e così, dopo aver appreso qualche altra notizia, avrei potuto inviarvi un racconto più completo.
    5. ma, poiché stava per finire la stagione propizia alla navigazione e chi portava la lettera aveva premura, mi sono affrettato a scrivervi quello che io stesso so, perché ho visto spesso Antonio, e quello che ho potuto imparare da colui che lo seguì per non poco tempo e gli versava l’acqua sulle mani. Mi sono preoccupato di dire sempre la verità perché non accada che qualcuno, udendo più del vero, non presti fede al racconto; oppure, venendo a conoscere meno del necessario, possa disprezzare quest’uomo.

    In obbedienza alla Parola dona i suoi beni ai poveri

    2.1. Dopo la morte dei genitori rimase solo, con una sorella ancora molto piccola. Aveva circa diciotto anni, o forse venti, e si prendeva cura egli stesso della casa e della sorella.

    1. Non erano ancora passati sei mesi dalla morte dei genitori e mentre, come al solito, si recava nella casa del Signore, meditava tra sé e sé, e considerava tutto questo: come gli apostoli avessero lasciato tutto per seguire il Salvatore e come quelli di cui si parla negli Atti, venduti i propri beni, portassero il ricavato e lo deponessero ai piedi degli apostoli perché fosse distribuito a chi ne aveva bisogno e quale e quanto grande fosse la speranza riservata loro nei cieli.
    2. Pensando a queste cose, entrò nella casa del Signore e accadde che proprio in quel momento veniva letto il Vangelo; e sentì il Signore che diceva al ricco: Se vuoi essere perfetto, va’, vendi tutto quello che possiedi e dallo ai poveri; poi vieni, seguimi e avrai un tesoro nei cieli. 
    3. Antonio, come se il ricordo dei santi gli fosse venuto da Dio stesso e come se la lettura fosse proprio per lui, subito uscì dalla casa del Signore, donò alla gente del suo villaggio i beni che aveva ereditato dai genitori – si trattava di trecento arure di terra fertile e buonissima – perché non creassero fastidi né a lui né alla sorella.
    4. Vendette poi tutti gli altri beni mobili che possedeva, ne ricavò una considerevole somma di denaro e la diede ai poveri, riservandone una piccola parte per la sorella.